La scuola "Oltre la Crescita"

Libertà e Giustizia (Circolo di Roma) e  Rete Internazionale delle Donne per la Pace vi invitano alla Scuola di Formazione "Oltre la Crescita” -  Dalla società della crescita alla crescita della società.

Il progetto
Il progetto nasce dalla convinzione che sia possibile e soprattutto indispensabile  – proprio a partire dalla crisi economica mondiale, che è anche crisi ecologica e sociale – cambiare rotta anche nei nostri stili di vita individuali e collettivi, per  passare da una economia ed una società basata sui consumi e sulla crescita senza limiti ad un’economia ecologica e giusta, che non impatti sull’ambiente e consenta più equità sociale anche tra nord  e sud del mondo. Potremmo anche definirla una “prosperità senza (questa) crescita”.
“Oltre la crescita”, perché il modo in cui siamo ormai abituati (e continuano ad abituarci media e politici) a misurare la crescita, il PIL, è ormai inadeguato, poiché misura solo la crescita di beni e servizi quantificabili in denaro (comprende l’inquinamento dell’aria, gli incidenti d’auto, le corse delle ambulanze, il consumo delle medicine, la distruzione della natura), ma non calcola la nostra salute, la qualità dell’istruzione, il consumo di risorse, l’equità sociale, la felicità…
L’attualità locale e globale lascia invece emergere con forza l’esigenza di superare il PIL e di ricorrere ad indicatori diversi per misurare il benessere reale delle persone e che includano lo sviluppo umano, come già richiamato anche a livello comunitario dalla Commissione europea[1].
E’ per questo che occuparsi di ambiente in questo momento significa affrontare una questione di diritti – e quindi di giustizia – sociali ed ambientali: diritto alla salute, diritto ad un ambiente sano, alla sicurezza alimentare, ma anche sovranità alimentare per i paesi poveri, equità sociale, in pratica, diritto al futuro di tutti. Ma anche di etica  e di economia. E di diritto all’informazione.
Dinnanzi ad una politica nazionale incapace di affrontare adeguatamente la questione ambientale e dare alle politiche ambientali la priorità e l’urgenza che meritano nel loro rapporto con l’economia.In tal senso, possiamo svolgere un’attività fondamentale di informazione e consapevolezza diffusa intorno a questi temi, ed  al legame che c’è  tra diversi fenomeni collegati, ma che spesso non cogliamo. Ad esempio, parleremo del rapporto tra dimensione ambientale ed economica e sociale e gli impatti di questo modello di crescita economica su salute, cambiamento climatico, povertà, migrazioni, occupazione, giustizia sociale.
Soprattutto perché l’attualità di questo tema e le sue molteplici implicazioni e legami con l’economia, la società e le scelte politiche è tale che diventa fondamentale sapere e coinvolgere tutti. L’informazione ambientale dei cittadini e la conoscenza costituiscono così strumenti essenziali per metterci in grado di valutare quanto accade e di partecipare con maggiore consapevolezza alle decisioni locali, contribuendo a stimolare un cambiamento verso un’economia ecologica e giusta (ad es. localizzazione delle produzioni, sostenibilità della mobilità e del sistema dei trasporti, filiere agricole corte, qualità dell’occupazione, ecc.)

Obiettivi
La Scuola ha l’obiettivo di riprendere le fila e sviluppare il discorso già avviato sulle questioni da entrambe le associazioni nei loro percorsi. Abbiamo deciso di avviare questa Scuola perché la formazione e l’autoformazione  di noi cittadini e cittadine è fondamentale per riflettere intorno a questioni così cruciali OGGI e capire quale società intendiamo costruire. Riflettere su un modello di economia e di società che, in nome della crescita economica, sta drammaticamente aumentando i conflitti e l’ingiustizia sociale ed ambientale. Conoscere e promuovere teorie e pratiche alternative.
Perché una società democratica non può durare, basandosi sulla crescita economica illimitata come obiettivo.

Per questo, daremo  spazio anche alla questione centrale dell’informazione e del ruolo e responsabilità dei media tradizionali e della Rete.

A chi è rivolta
Le iniziative che il progetto intende promuovere e realizzare sono rivolte a tutti: interessati, curiosi, scettici, stimolati.

Gruppi di lavoro
I soci che aderiranno al progetto, saranno coinvolti attivamente nella realizzazione delle iniziative e delle attività ad esse connesse.

Modalità di lavoro
Realizzeremo incontri con esperti, ricercatori e persone attive sul campo del mondo dell’associazionismo ed iniziative pubbliche, quali proiezioni di film/documentari sui diversi temi che compongono la questione, accompagnandoli sempre con momenti conviviali di riflessione e di confronto, per far crescere e circolare pensieri e idee, e supportati da materiale informativo specifico, che renderemo disponibili anche sul nostro sito web.
L’obiettivo è di riflettere insieme sugli argomenti e le pratiche che affronteremo e conosceremo meglio, nelle loro interrelazioni, cercando anche di capire come “decolonizzare” il nostro immaginario culturale”  e quali comportamenti e scelte pratiche possiamo seguire nella vita quotidiana nei nostri modi di consumare (cosa mangiamo, come ci muoviamo, ecc.). Si tratta di ripensare il nostro rapporto con l’ambiente, recuperare la dimensione locale del vivere insieme e, in pratica, una diversa qualità della vita, basata sul fare meglio con meno.
Gli incontri saranno svolti nelle sedi che individueremo progressivamente e che saranno costituite essenzialmente da istituti scolastici (scuole superiori) e sedi di associazioni.

Durata
Dal 10 febbraio al 5 luglio 2012, per un totale di 8 incontri previsti il venerdì, ogni tre settimane circa.
E’ previsto un incontro pubblico di lancio (al di fuori degli 8 incontri) venerdì 27 gennaio 2012

Programma
Per leggere il programma di dettaglio clicca qui

Finanziamenti
Il progetto è completamente autofinanziato, per cui è necessario iscriversi per sostenere le spese correnti, versando un contributo liberale, a partire da 50 euro, 30 per gli studenti.

Responsabili della  Scuola
  • Per Libertà e Giustizia: Cinzia  Di Fenza, Patrizia Luzzatto
  • Per Rete Internazionale delle Donne per la Pace: Francesca Lulli, Patrizia Salierno, Raffaella Chiodo
Contatti
Video
I video degli incontri sono disponibili. Clicca qui